sabato 11 gennaio 2014

NOMI E COGNOMI

L'Europa condanna l'Italia. Ci sgrida. Insomma, ci fa il mazzo. Certo, non è una novità. Ormai ci siamo abituati. Ma la domanda è: perché? Per la legge elettorale? No. Per il pareggio di bilancio? No. Per la spending review? No.
L'Eurpoa ci fa il mazzo perché in Italia se due genitori vogliono dare solo il cognome della madre al figlio non possono. E cosa rispondono i politici italiani? Annamaria - adenoidi di piombo - Cancellieri dice che entro tre mesi i meccanismi verranno facilitati. Enrico Letta ha detto che bisogna intervenire subito e che l'Europa ha ragione.
Allora, allora. Solo un pensiero. Laterale, ovviamente. Per carità, è giustissimo dare la possibilità alle madri di dare il loro cognome ai figli. E' anche un passo in avanti per quanto riguarda la parità tra uomo e donna. Poi, voglio dire, gli impiegati dell'anagrafe non fanno una piega se arriva un balengo che vuole chiamare il figlio Silvioberlusconi, tutto attaccato, e poi rompono le palle se una mamma vuole dare il suo cognome al figlio? Però, cari Letta e Cancellieri, non vi sembra che in Italia ci siano altre urgenze?
E' da anni che vi viene chiesta una riforma decente del lavoro e voi fate solo cagate (senza bisogno dell'Enterogermina, tra l'altro); è da anni che vi viene chiesto un riconoscimento per unioni civili, omosessuali e non, e non fate niente; è da anni che dovete fare questa maledetta riforma elettorale e siete ancora lì a cinchischiare... E ora, per questa storia dei cognomi che, con tutto il rispetto, ma rispetto ad altre problematiche è una minchiata, vi mobilitate subito? E' come se ci fosse un'edizione straordinaria del Tg1 perché a Berlusconi è venuto un capello bianco e non per la caduta del governo. Come se Spiderman non si mobilitasse per scoprire il colpevole di un omicidio ma si muovesse perché un bambino ha mangiato di nascosto due biscotti.
E poi mi chiedo un'altra cosa. L'Europa si lamenta perché non c'è la possibilità di avere il cognome delle madri. Io penso che dovrebbe anche condannarci per alcuni nomi che i genitori scelgono per i figli.
 
Ci sono dei genitori che sarebbero da denunciare per mancanza di buon senso e di buon gusto visti i nomi scelti per i figli. Sì, perché è finito il periodo d'oro dei vari Luca, Marco, Giovanni, Emanuele, Filippo. Adesso c'è gente che vuole strafare, che vuole fare con la propria demenza la porcata, rovinando l'intera esistenza dei figli. Ci sono uomini e donne che, per via del nome scelto dai genitori, passeranno la loro esistenza dall'analista.
Ma puoi chiamare tuo figlio Abaco? Al liceo, per gusto di ribellione, si farà sicuramente dare il debito in matematica. Oppure puoi chiamarlo Abibo? Se aggiungi una G potevi farlo direttamente nascere sul bancone di Striscia la notizia, con le veline a fare da ostetriche. Oppure Pantaleo? Ma puoi? Puoi? Quel povero figlio lì farà una vita d'inferno!
Quindi, un appello a Letta. Enrico, Enrichetto, senti una roba: fa' la legge per far sì che le madri possano passare il loro cognome ai figli, ma fai anche una legge per far sì che i genitori non possano più dare ai figli nomi balenghi. Ti supplico.

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