martedì 14 gennaio 2014

LETTERA ALL'ITALIA

Cara Italia,
non è forse vero che hai passato periodi migliori? Non è forse vero che c'è stato un tempo in cui quelli che ti governavano non erano inquisiti? Non è forse vero che, una volta, le uniche cose che cadevano erano le foglie in autunno, mentre ora franano le bellezze di Pompei?
Italia, cara e bella Italia. Forse anche noi italiani ti amiamo di meno. Non c'è più la passione di una volta. Però, converrai anche tu, è difficile amarti in questo momento.
E' difficile, per un giovane o per un quarantenne, amare un Paese in cui le uniche persone al sicuro sono politici e anziani, questi ultimi sempre meno, a dire il vero. E' difficile amarti dopo aver dato un'occhiata agli altri Paesi europei.
E' difficile amare un Paese che è sempre indietro.
Come si può avere uno sguardo amorevole verso un Paese che non spende più di due euro per la ricerca? Come si può avere uno sguardo amorevole verso un Paese in cui i giovani, per andare all'università, devono spendere il doppio o il triplo rispetto a un giovane di un altro Paese europeo? Come si può avere uno sguardo amorevole verso un Paese dove ogni due giorni si verifica un episodio di femminicido e non si fa niente per risolverlo? Come si può vivere in un Paese dove regna l'omofobia? Come si fa a vivere in un Paese dove si discute solo dei diritti dei soldi, senza parlare dei diritti del cuore e dell'amore?
 
E questa è una catastrofe. Non si può non amare la propria patria. Non è possibile che tutti i giovani, tutti, mettano in conto di andarsene.
Noi italiani dovremmo avere verso l'Italia lo sguardo innamorato di un papà verso la sua bambina, non lo sguardo d'odio di un genero verso la suocera.
Certo, magari la politica potrebbe aiutarci in questa operazione. Magari, al posto di parlare di rimpasti, neanche se il governo fosse una torta, potrebbe occuparsi dei problemi che ti attanagliano, Italia.
Quello che ho capito, però, è che non ci sono scuse: dobbiamo amarti, dobbiamo proteggerti. Dobbiamo trovare il modo di dimostrartelo, questo nostro amore: un po' di anni fa ci hanno provato Pupo ed Emanuele Filiberto. Ecco, magari però hanno sbagliato modalità. O tonalità, decidi tu.
Forse il nostro amore può essere un primo passo per salvarti, cara nostra Italia. Magari ne basta un poco, anche se è difficile.

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