mercoledì 15 gennaio 2014

BEGHE DI GOVERNO: I TAFFERUGLI DELLE LARGHE INTESE



Regrediamo. Ogni settimana regrediamo. Siamo ai livelli dei granchi, che camminano all'indietro. Siamo ai livelli di Pippi Calzelunghe, che un tempo recitava nei panni di una bambina un po' bruttina mentre ora si è data al porno.
Il nostro Matthew, Matteo Renzi, ha sentito il bisogno di chiarire le sue idee e le sue posizioni, soprattutto con Nerigo, Enrico Letta, e Alfy Alfy, Angelino Alfano. E ha deciso di scrivere una lettera, pubblicata su La Stampa. Avete presente le amiche dodicenni che litigano e poi si scrivono le lettere con i cuoricini? Ecco, ecco a che punto siamo arrivati. Secondo me adesso, per ripicca, Letta risponderà sul Corriere della Sera e Alfano su Libero. Poi tutti gli scritti verranno raccolti in un unico libro, Beghe di governo: i tafferugli delle larghe intese.
Matthew, però, ce l'ha anche con Luca Ricolfi, editorialista de La Stampa, che nel suo editoriale ha paragonato la segreteria di Renzi a Qui, Quo e Qua. E Matte se l'è subito presa. E gli ha risposto che Qui, Quo e Qua saranno pure un po' antipatici, ma almeno qualche problema lo risolvono. Invece, ha continuato Matthew, la classe dirigente è come Paperoga: dove tocca, sbaglia.
Vuoi dire altro, Matte? Magari fai anche qualche sparata sulla magistratura, sulla groviera, sulle tagliatelle di Nonna Pina, sulla Pimpa e su Peppa Pig così fai incazzare proprio tutti.
Quello che più infastidisce Matteo è che tutti critichino il Jobs Act e che pretendano che questa riforma venga solamente fatta da tecnici. E, a dire il vero, su questo non gli si può dare torto: perfino il Financial Times, che di solito ci stronca e ci dice che siamo delle cacche, ha detto che è pieno di aspetti positivi. Tra l'altro, per fare questa riforma, Matthew ha chiesto l'aiuto proprio della gente normale, della gente che ha delle difficoltà magari a pagare i propri dipendenti o a pagare le bollette.
Finalmente una politica a cui importa ciò che pensa il cittadino!
Ecco, a me è venuto un dubbio: non è che gli altri politici siano un po' gelosi di Matthew e del consenso che sta avendo? No, perché le loro giornate sembrano tutte volte a trovare un difetto, una sbavatura a Matte.
Voglio dirvi una cosa: non potete farci niente, è il più figo di tutta la band. Piuttosto che dire che non sa quello che dice o che va avanti con le frasi dei libri di Baricco, pensate voi a delle proposte per la riforma del lavoro o per la riforma elettorale. Poi ne riparliamo.
Poi è arrivato a parlare di Nerigo. Di Letta. Di Enrichetto. Tutti accusano Matthew di voler logorare Letta, dunque lui, con il tatto direttamente proporzionale all'eleganza di Umberto Bossi e inversamente proporzionale all'intelligenza del Trota, ha detto che se Letta si logora è solo perché governa male.
Al PD, per evitare la nascita di una corrente di lì ai due secondi successivi, hanno cominciato a stuccare tutte le finestre.

 
Matthew, ma sei fuori a fare una sparata del genere? Poi, per carità, io posso anche essere d'accordo con te sul fatto che in questi mesi non sia stato fatto granché. Però, Matte, li conosci quelli del tuo partito. Lo sai che se provi anche solo a dirgli che forse hanno sbagliato l'abbinamento della cravatta dicono che il tuo è stato un gesto politicamente scorretto.
Però non è finita qua. Matteo, oltre a scrivere questa Letta, ha anche rilasciato delle dichiarazioni. Sempre a La Stampa. E' tornato a dire che dire che il governo ha fatto poco è un eufemismo. Così ha detto. Prevedo che Alfano e Letta si alleino per ricoprirlo di caccole.
Matthew poi, non contento di aver versato etti, chili di cacca sul governo, fa il suo ultimo affondo su Alfy Alfy. Ha detto che lui vuole approvare una nuova legge elettorale, riformare il Senato e il titolo quinto della Costituzione. E che, se Alfano non è d'accordo, si pone un problema. Matthew vuole fare le riforme, che in quest'ultimo anno non sono state fatte. Quindi o si cambia o la legislatura non può andare avanti.
Ecco, Matte... Sentimi bene: anche tu con le minacce, no! Ti prego, no. Tu fai pure tutti i Jobs Act e tutte le riforme che vuoi, visto che non sono riforme balenghe, tra l'altro, di pure che chi è al governo non è capace di governare. Però, ti prego, non minacciare di far cadere il governo. Ti prego, un po' di tregua.
In tre anni abbiamo cambiato tre governi. Nemmeno Paris Hilton ha cambiato così spesso fidanzato.

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