lunedì 9 dicembre 2013

HABEMUS RENZI!

Alleluia! Habemus Renzi. Matthew stavolta ce l'ha fatta. Un pensiero a Bersani, che sarà a Bettola a cantare Amici mai. Comunque sia, Matteo finalmente ha vinto queste benedette primarie. Già l'anno scorso ci aveva provato, ma aveva vinto Bersani. Ricordate? Bersani, quello che ha preferito vincere su altre persone del proprio partito che vincere le elezioni. Speriamo che invece Matteo, dopo aver vinto le primarie, non si dimentichi che l'obbietivo è governare l'Italia, non dividere in correnti il Partito Democratico.
Ora, dunque, l'Italia cambia verso. O almeno dovrebbe. Speriamo solo che nel fare inversione per cambiare verso non vada a sbattere. Matthew, nel suo discorso di insediamento, ha detto che per la prima volta dopo tanto tempo gli italiani si sono fidati di qualcuno. Non voglio rovinarti la festa, Matthew, ma sei sicuro che non abbiano semplicemente scelto il meno peggio?
Però a me piace tanto Matthew. Si vede che è uno con grinta, voglia di fare. E, soprattutto, mentre Bersani diceva le cose per metafore, lui dice le cose. Lui l’ha capito che ci siamo tutti rotti le balle di essere governati da gente che pensa solo ai giochi di poltrona, lui l’ha capito che non ce ne frega niente della decadenza di Berlusconi, del fatto che si sia separato da Alfano. Lui ha capito che vogliamo qualcuno che ci tolga dalla merda, scusate il francesismo.
Ieri sera sarei voluto essere lì, all'Obihall, per fargli semplicemente una domanda. Siccome non c'ero, gliela faccio qua: Matthew, perché in campagna elettorale manca solo che, tra esponenti di partiti politici diversi, vi spingiate sui binari della metropolitana, mentre ora siete come Cip e Ciop, come la famiglia Mulino Bianco?
Perché adesso funziona così: tra partiti diversi vanno d'accordo, all'interno del proprio partito litigano come dei matti, invece tra partiti diversi vanno d'amore e d'accordo. Tipo la moglie che va d'accordo col marito della cognata ma non con il proprio: "Filippo!!! Te l'ho detto un milione di volte che non devi mettere i calzini rossi insieme al maglione blu! Se non fai come dico io non te la do!". Poi, invece, quando si incontrano col marito della cognata, la musica cambia: "Oh, Gesualdo, ma quella maglia blu con quei calzini rossi ti calza a pennelo... Se te la togliessi io ne sarei ancora più felice". Ecco, a questo si è ridotta la politica italiana.
Comunque sia, io mi fido di Matthew. Sembra uno che sa quello che vuole. Certo, adesso bisognerà vedere come si comporterà.


L'unica nota un po' stonata è che Silvietto, il Berlusca, l'abbia chiamato per fargli i complimenti per la vittoria. Ma? E' come se i poliziotti si congratulassero con Lupin perché è riuscito a non farsi arrestare!
Detto ciò, bravo Matthew! Però, ti prego: parla in modo un po' meno compulsivo ed evita di dire che il problema principale dell'Italia non è il Parlamento ma sono i sindacati. Per piacere, cerca di andare in Parlamento a rottamare tutta quella gente lì. Se hai bisogno dell'aiuto di qualcuno chiedi pure, credo che troverai molti italiani pronti ad aiutarti.
E poi, per favore, che l'unico tuo pensiero sia guidare il PD: non passare i pomeriggi su Facebook e Twitter come fanno i quindicenni, che passano il pomeriggio sui social network e a guardare Barbara D'Urso al posto di fare i compiti. Tu, prima di tutto, non guardare Barbara D'Urso e non stare a scrivere enciclopedie su Facebook. Se devi dire qualcosa fai come il Papa: prendi la guida del telefono e comincia a telefonare. Se hai paura che poi la bolletta sia troppo cara, scrivimi una mail: ci penso io a indicarti le tariffe più economiche dei gestori.

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