mercoledì 11 dicembre 2013

GENTE CHE VUOLE CAMBIARE L'ITALIA

Oggi voglio scrivere una cosa seria. Non è da me, però su questo ci tengo.
Penso che sia legittimo manifestare e che tale diritto sia sacrosanto. D'altro canto, però, è anche sacrosanto che chi non vuole o non può aderire possa condurre la propria vita normalmente. Non vedo il motivo di bloccare o chiudere le strade. "Per creare disagio", direte. Se ho ben capito, questo sciopero è, detto in parole povere, contro la politica di austerità impostaci dall'Europa e, in seconda battuta, dal governo. Però mi sembra che i disagi non vengano creati né all'Europa né al governo, ma solo ai normali cittadini. Qual è il senso di tutto ciò? E' vero che le autombulanze passano e che, per ora, sono garantiti i beni di prima necessità, ma ci sono molte altre situazioni spiacevoli. Ieri mattina ero alle Molinette, il più grande ospedale di Torino e del Piemonte: una signora anziana era nel mio stesso reparto perché, dopo aver subito un intervento, doveva essere medicata. Per tale medicazione serviva l'impegnativa del medico, che la signora non aveva perché ieri, visti i disagi, non è potuta andare dal medico. La stessa cosa è capitata ad altri due signori anziani, uno dei quali era in barella. Magari, se fosse riuscito a raggiungere il medico il giorno prima, non sarebbe finito in queste condizioni. Per non parlare della gente che non riesce ad andare a lavorare, della benzina che ormai scarseggia (con tutte le conseguenze che non c'è bisogno di elencare), dei genitori con figli piccoli che non riescono a tornare a casa perché si trovano le strade bloccate. Io non dico che sia sbagliato manifestare, viviamo in un Paese dove ormai il più pulito c'ha la rogna, come si dice. Però, a mio avviso, una manifestazione ha senso quando non si impedisce ai cittadini di condurre una vita normale.

Lo so che alcuni dei problemi che ho elencato sono ben poca cosa rispetto ai milioni di disoccupati, alla gente che non arriva a fine mese. Qualcuno potrebbe pensare che io dica ciò perché navigo nell'oro e non ho di questi problemi. Non è così: sono una persona normale che si fa un mazzo quadro, come tutti. Semplicemente, penso che una manifestazione non debba crear disagi alle altre persone che sì, magari hanno un lavoro e di che vivere, dunque sono più fortunate di molti dei manifestanti, ma che, comunque, hanno il loro bel da fare e fanno fatica a tirar avanti. Penso che una manifestazione debba, non solo nelle intezioni, crear disagi alle istituzioni, che sulla carta sono il bersaglio di questa manifestazione. Se si creano problemi solo ai cittadini ma non si dice niente a politici o governatori, siamo punto e a capo.
A mio avviso, manifestare spaccando vetrine, lanciando fumogeni e bombe carta, bloccando le strade, impedendo alla gente di fare quello che vuole fare non è da rivoluzionari e da gente che vuole cambiare l'Italia. E' da balenghi.

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